Le lobby a Bruxelles. Il grande imbroglio del neoliberismo

Gabriel Amard
Le lobby a Bruxelles. Il grande imbroglio del neoliberismo
pag.178
ISBN 9788894449501
€ 14,00

Come funziona l’Unione Europea? Qual è il peso delle lobby e delle grandi multinazionali sulle decisioni che vengono prese? E chi le prende? I deputati eletti dal popolo, gli Stati che negoziano fra loro, un ristretto manipolo di tecnocrati della Commissione Europea e della Banca Centrale, o dei soggetti privati privi di qualunque controllo? Il libro di Gabriel Amard pone queste domande, sentite oggi da milioni di persone in tutto il continente, e cerca di rispondere con i fatti, analizzando il modo in cui si è costruita l’Unione Europea, l’ideologia neoliberista che la guida, il contenuto dei Trattati, gli scandali di corruzione che hanno attraversato le istituzioni europee, le figure politiche che passano senza soluzione di continuità dagli organismi pubblici ai consigli di amministrazione di imprese e banche… Viene fuori una visione cruda e realistica di quello che era il sogno europeo, oggi tramontato sotto i colpi del mercato e di una fredda neolingua che inganna i popoli. Ma la denuncia si accompagna alla proposta, per cui il testo di Amard si trasforma via via in un manuale di disobbedienza a livello europeo, che entra nel merito di alcune rivendicazioni concrete e lancia un appello per costruire un’Europa dei popoli, per voltare pagina sia rispetto al “federalismo neoliberista”, sia al “nazional-sovranismo”. Una lettura decisiva dunque per orientarsi nel complesso panorama politico europeo, ma soprattutto per provare a trasformarlo alla radice.

Gabriel Amard, nato nel 1967 vicino Parigi da una famiglia di origini italiane, è fra i fondatori della France Insoumise, una delle più grandi forze della sinistra in Europa, e candidato alle elezioni europee del 2019. Per 25 anni ha combattuto da sindaco e amministratore regionale dell’Île-de-France le lobby dell’acqua, riuscendo a rendere di nuovo pubblico il servizio idrico locale. È autore di più di venti opuscoli e pubblicazioni su biodiversità, economia sociale, municipalismo solidale. Oggi è presidente del coordinamento francese Acqua Bene Comune e si occupa di formazione degli amministratori locali e di scrittura collettiva e popolare dei testi di legge. Fra i principali oratori nazionali della France Insoumise, è anche direttore dell’organo del movimento, il “Journal de l’insoumission”.

I commenti dei lettori:
La verità ultima è questa: le lobby dettano, i tecnocrati e i dirigenti europei trascrivono nelle direttive, infine i parlamenti votano come Legge ciò che non hanno discusso. Il dibattito pubblico è totalmente assente dalle decisioni. Tutto è pensato per depoliticizzare al massimo scelte che sono in realtà altamente politiche, che coinvolgono la nostra esistenza più intima. E non mi si venga a dire che il Parlamento Europeo giochi un qualsivoglia ruolo di contro-potere cittadino o democratico! Purtroppo questa istituzione per ora è solo la facciata, la buona coscienza di questi governanti.
> Jean-Luc Mélenchon