IL VISIONARIO, CAUSTICO E IRRIVERENTE
Carrère il visionario, caustico e irriverente.
È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. Il nostro non più baffuto eroe si troverà infatti proiettato di colpo – lui che voleva solo fare una sorpresa alla moglie – in un universo da incubo: perché tutti quelli che lo conoscono da anni, e la moglie per prima, affermano di non averli mai visti, quei baffi, e che dunque nella sua faccia niente è cambiato. Il mondo comincia allora ad apparirgli «fuor di squadra», e il confine tra la realtà e la sua immaginazione sempre più sfumato. Delle due l’una: o è pazzo, o è vittima di un mostruoso complotto, ordito dalla moglie con la complicità di amici e colleghi, per convincerlo che è pazzo. Non gli resta che fuggire, il più lontano possibile. Ma servirà? O non è altro, la fuga stessa, che il punto di non ritorno? Per nessun lettore sarà facile ripensare a questo libro – in cui ritroviamo le atmosfere visionarie e paranoiche di quel Philip K. Dick sul quale Emmanuel Carrère ha scritto con illuminante finezza – senza un brivido di turbamento.
Classe 1986, “I baffi” (al tempo solo “Baffi”, riedito da Adelphi) è la storia di un uomo qualsiasi che a seguito di un evento banale, ordinario, che poteva capitare a tutti, si vede costretto ad affrontare un viaggio dentro se stesso e attorno al mondo. È un incubo ad occhi aperti che mixa in perfetta armonia realtà e finzione. Il risultato è tale che ad un certo punto il lettore è così confuso da non riuscire a distinguere quale sia la verità e quale sia, al contrario, il frutto dell’artifizio letterario.
Ha inizio una vera e propria ricerca da parte del protagonista di quei peli tagliati nella spazzatura, quasi come se fossero una prova, quasi come se fossero l’unico appiglio a cui egli possa affidarsi per confermare la veridicità delle proprie affermazioni. I baffi diventano così un simbolismo che da apologo sull’identità trasformano il volume in un noir psicologico all’interno del quale è impossibile non chiedersi se veramente sia in atto un complotto o se semplicemente non si tratti di uno scherzo di cattivo giusto. Il tutto per giungere alla verità, alla ragione. Anche se forse, una verità chiara e conoscibile non esiste. Anche se forse, una verità chiara e univoca non può esistere perché tutto ruota e dipende dal punto di vista, dalla prospettiva, dal punto di osservazione con il quale ci avviciniamo alla vicenda.
Francesco Wurzburger
LIBRO I baffi
AUTORE Emmanuel Carrère
EDITORE Adelphi
PREZZO € 17,00